INDAGINI: Lorenzo Bruni intervista Giuliana Setari

LB: La prima opera che hai comprato?
GS: Abstract painting, 1979 di Gerhard Richter

LB: Dove tieni le opere o come le fruisci e condividi?
GS: Nelle nostre case, a Parigi e a Brussel. La collezione é stata oggetto di numerose mostre in Belgio ed in Francia. Le opere sono state affidate in comodato a lungo termine ad istituzioni museali, prestate singolarmente, alcune donate a musei internazionali.

LB: Com’è nata l’esigenza di realizzare delle residenze di artisti Italiani in Francia? Credi che siano ancora utili per far conoscere il lavoro dei giovani artisti? A che pubblico vi rivolgete?
GS: Dalla naturale tendenza all’ospitalità nelle nostre case, dovunque abbiamo vissuto in paesi diversi, condivisa in famiglia ed estesa ai giovani artisti con le residenze al Centre des Récollets a Parigi e all’Art Omi nello Stato di New York. Le residenze costituiscono innanzitutto un’esperienza formativa, che contribuisce certamente alla loro promozione. A quello attento alle nuove generazioni e tendenze, ai collezionisti e alle istituzioni.

LB: Il tuo rapporto con le fiere?
GS: Buono, forse non intenso, ma continuativo, visto che praticamente ogni anno acquistiamo un’opera in fiera.

LB: Com’è cambiato negli anni il tuo rapporto con le gallerie?
GS: Permane, rispettiamo molto il loro lavoro di promozione e sostegno.

LB: Qual è la tua filosofia rispetto alla Fondazione?
CS: Ho applicato la mia filosofia di vita alla Fondazione Dena: trasmettere agli altri ciò che io stessa ho ricevuto, essere costantemente in contatto con la scena artistica, mantenere un’insaziabile curiosità per l’arte e l’ineluttabile desiderio di far parte di un mondo che, anche se affronta cambiamenti che sono mozzafiato e difficili, rimane il luogo in cui si possono trovare bellezza e conoscenza unite. 

BIO - Giuliana Setari - Dena Foundation for Contemporary Art

Dove: Parigi.

Da quando: da metà degli anni ‘70.

Chi: La Fondazione Dena non ha funzionato come una fondazione d'arte tradizionale concentrandosi solo sulla realizzazione e il sostegno di mostre o organizzando solo programmi di residenza per artisti e curatori. L'obiettivo principale della Fondazione è stato quello di promuovere l'arte italiana contemporanea in Francia e negli Stati Uniti, ma da quel punto di vista è cresciuto anche per portare giovani artisti e curatori contemporanei da Singapore in Europa. Dopo quasi 20 anni di esistenza, la sua missione si sta naturalmente evolvendo per porre maggiormente l'accento sull'importanza della ricerca artistica rispetto alla produzione. Questa è l'aspirazione della fondazione, che, nel corso degli anni, ha accolto con favore le partnership con altri che condividono le stesse aspirazioni e ai quali invio la mia infinita gratitudine.